Guida al Welfare Aziendale: migliorare il benessere dei dipendenti e la produttività

Cosa si intende per welfare aziendale?

Il welfare aziendale comprende un insieme di beni, servizi e prestazioni che l’azienda può garantire ai propri dipendenti per migliorarne il benessere e la qualità della vita, sia personale che lavorativa. Questi benefici possono riguardare ambiti come salute, istruzione, previdenza, trasporti, tempo libero e molto altro. Il valore economico degli elementi di welfare garantiti ai lavoratori è soggetto ad una speciale disciplina fiscale volta ad agevolarne la diffusione.

Chi ha diritto al welfare aziendale?

L’erogazione di servizi di welfare aziendale è facoltativa per le imprese; tuttavia, una volta che l’azienda decide di offrirli, questi devono essere garantiti alla totalità dei dipendenti o a categorie omogenee di essi. In caso contrario, i benefit forniti non potranno beneficiare del regime fiscale agevolato previsto dalla normativa vigente.

Tipologie di contratto e diritto al welfare aziendale

Il welfare aziendale può essere destinato a tutte le tipologie di dipendenti, indipendentemente dalla natura del loro contratto. Questo può includere, ad esempio:

  • contratti di lavoro a tempo indeterminato;
  • contratti di lavoro a tempo determinato;
  • contratti di apprendistato;
  • contratti di lavoro a tempo parziale.

È importante sottolineare che, in ogni caso, per beneficiare delle agevolazioni fiscali, i servizi di welfare devono essere offerti a categorie omogenee di lavoratori, definite in base a criteri oggettivi come livello contrattuale, mansioni svolte o sedi di lavoro.

Estensione dei benefici ai familiari

I benefici del welfare aziendale possono essere estesi anche ai familiari dei dipendenti. A partire dal 2025, la normativa ha ridefinito i familiari che possono usufruire di tali servizi, includendo attualmente:

  • ascendenti (ossia genitori, nonni, bisnonni e così via in linea retta).risorse; ed inoltre, va ad assicurarsi che ogni azienda cliente, che si affidi al suo team di esperti, si doti di un sistema di gestione delle presenze preciso, affidabile e conforme alle leggi locali sul lavoro e alla politica aziendale.
  • coniuge: incluso il partner nelle unioni civili (ex Legge 20 maggio 2016 n. 76), purché non legalmente ed effettivamente separato;
  • figli: anche adottivi, affidati o affiliati;

Chi paga il welfare aziendale?

Il welfare aziendale è finanziato dall’azienda e reso disponibile ai dipendenti beneficiari, spesso, tramite una piattaforma telematica. I costi sostenuti dall’impresa godono, nella maggior parte dei casi, di vantaggi fiscali, incentivando il suo utilizzo.

Cosa rientra nel welfare aziendale?

I benefici possono includere:

  • Previdenza complementare (contributi a fondi pensione).
  • Assistenza sanitaria integrativa (polizze assicurative, fondi sanitari);
  • Contributi per istruzione (rette scolastiche, libri, corsi);
  • Attività ricreative e culturali (abbonamenti a palestre, cinema, teatri);
  • Servizi per la famiglia (asili, babysitter, cura di anziani);
  • Trasporti (abbonamenti per mezzi pubblici);

Come funziona il welfare aziendale in busta paga?

Nella generalità dei casi, gli elementi di welfare aziendale goduti dal dipendente figurano nella busta paga, anche se spesso non incidono sulla retribuzione netta. L’azienda è difatti tenuta a riportare il valore dei benefit erogati in busta paga per garantire la trasparenza di quanto erogato e assicurarne il corretto trattamento fiscale.

Quanto è tassato il welfare in busta paga?

Il trattamento fiscale dei benefit di welfare aziendale dipende dalla tipologia di servizio o bene offerto. Benefici che includono, per esempio, trasporto pubblico, formazione e servizi per la famiglia, sono completamente esenti da tassazione. Altri, come i buoni spesa, i contributi a previdenza complementare e ad assistenza sanitaria integrativa ed il conferimento di azioni, sono esenti solo entro un determinato limite economico annuale.

Quando viene erogato il welfare aziendale?

L’erogazione dipende dalle politiche aziendali, da eventuali accordi stipulati dall’azienda con le parti sociali, nonché da quanto previsto dal CCNL applicato nel caso in cui lo stesso preveda l’erogazione di elementi di welfare. Nella gran parte dei casi, il momento dell’erogazione viene definito nell’ambito dei regolamenti aziendali e ha cadenza annuale.

Come accedere al welfare aziendale?

L’accesso al welfare da parte dei lavoratori dipendenti beneficiari avviene attraverso modalità stabilite dall’azienda, spesso tramite piattaforme telematiche dedicate. In questo caso, i dipendenti ricevono un credito welfare che possono utilizzare per selezionare i benefit desiderati tra quelli offerti dalla piattaforma. In altri casi, si utilizzano voucher o moduli per richiedere l’accesso a specifici servizi, come per esempio succede per i buoni spesa.


SCARICA ORA

Inserisci il tuo indirizzo e-mail e ottieni questo contenuto in formato pdf.

Abbiamo inviato il PDF alla tua casella email

Scopri le soluzioni HR
pensate per te