Osservatorio

D.Lgs. n. 231/2001: la responsabilità amministrativa delle società a tutto campo

2 Maggio 2011

A dieci anni dall’emanazione del D.Lgs. n. 231/2001, la responsabilità delle società per reati commessi dai dipendenti non ha perso la propria originaria forza propulsiva.

 

A dieci anni dall’emanazione del D.Lgs. n. 231/2001, la responsabilità delle società per reati commessi dai dipendenti non ha perso la propria originaria forza propulsiva. Recependo quanto previsto dalla convenzione internazionale contro la corruzione, le sanzioni alle imprese che abbiano tratto vantaggio o avuto interesse alla commissione di un illecito da parte di un proprio dipendente hanno ribaltato uno degli assunti del nostro sistema giuridico secondo il quale un ente non poteva essere considerato autore di un reato. Inoltre, all’originaria lista dei reati, incentrata sulle violazioni alla correttezza delle relazioni tra società e pubblica amministrazione (dalla corruzione alla truffa ai danni dello Stato), si sono aggiunti i reati societari o finanziari, i delitti contro la personalità individuale, le violazioni in materia di diritto d’autore, i reati transanazionali, il riciclaggio, le violazioni delle più gravi norme a presidio della sicurezza del lavoro e, da pochi giorni, su proposta del Consiglio dei Ministri, i reati ambientali.

La magistratura risulta, inoltre, sempre più attenta e, in certa misura, creativa rispetto alla normativa in esame, soprattutto per quanto riguarda il perimetro dei soggetti interessati che è stato gradualmente esteso anche alle imprese individuali e alle onlus.

Infine, il Ministero della Giustizia è prossimo alla presentazione di un Disegno di Legge di modifica di alcune parti del D.Lgs. n. 231/2001, il cui punto centrale sarà il rafforzamento dei modelli organizzativi – che sempre più aziende sono chiamate ad adottare – attraverso un meccanismo di certificazione. Tale Disegno di Legge riconosce altresì, per la prima volta, specificità per i gruppi di imprese e per i rapporti tra capogruppo e controllata, e prevede norme agevolate per la costituzione degli organismi di vigilanza all’interno delle piccole imprese.

 

(Fonte il Sole 24 Ore)

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