Rivalutazione del TFR, fissato il tasso di ottobre

Ad ottobre il coefficiente per rivalutare le quote di Trattamento di fine rapporto accantonate al 31 dicembre 2014 è pari a 1,390187.

Ad ottobre il coefficiente per rivalutare le quote di Trattamento di fine rapporto accantonate al 31 dicembre 2014 è pari a 1,390187.

(Il Sole 24 Ore, 14 novembre 2015, pag. 23) 

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali: gli sgravi contributivi passano al nuovo datore di lavoro

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con risposta a interpello n. 25/2015 ha precisato che il datore di lavoro che, a seguito di una fusione per incorporazione,

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con risposta a interpello n. 25/2015 ha precisato che il datore di lavoro che, a seguito di una fusione per incorporazione, subentra nel rapporto di lavoro con dipendenti per i quali il cedente fruiva dell’esonero contributivo triennale ex L. 190/2014, potrà continuare a beneficiarne per la parte residua sino al completamento dei 36 mesi, e ciò anche se l’operazione societaria verrà effettuata nel 2016 o in anni successivi.

(Il Sole 24 Ore, 6 novembre 2015, pag. 44)

Contrattazione collettiva: al via il rinnovo del settore Gomma-Plastica

Il prossimo 11 novembre cominceranno le trattative per rinnovare il contratto collettivo del settore Gomma-Plastica per il periodo 2016-2018.

Il prossimo 11 novembre cominceranno le trattative per rinnovare il contratto collettivo del settore Gomma-Plastica per il periodo 2016-2018. Il nodo principale da sciogliere è legato alla parte economica ed attiene alla questione del differenziale inflazionistico che si aggira tra i 60 e i 65 euro. Il fronte datoriale richiede anche una semplificazione dell’impianto contrattuale oggi costituito da ben 70 articoli. Non sono invece previste deroghe al Jobs Act.

(Il Sole 24 Ore, 23 ottobre 2015, p. 20)

CCNL: apertura del confronto sul rinnovo per il settore chimico-farmaceutico

Nella giornata di domani, 14 ottobre 2015, a Roma si aprirà il confronto tra Filctem – Cgil, Femca – Cisl, Uiltec – Uil, Federchimica e Farmindustria per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro del settore chimico-farmaceutico per il biennio 2016-2018.

Nella giornata di domani, 14 ottobre 2015, a Roma si aprirà il confronto tra Filctem – Cgil, Femca – Cisl, Uiltec – Uil, Federchimica e Farmindustria per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro del settore chimico-farmaceutico per il biennio 2016-2018.

(Il Sole 24 Ore, 13 ottobre 2015, pag. 17)

Legge di Stabilità 2016: confermata la decontribuzione per i neo-assunti

Nella Legge di Stabilità per il 2016 che verrà varata probabilmente entro la giornata di giovedì, 15 ottobre 2015, appare certa la proroga della decontribuzione per i nuovi assunti a tempo indeterminato.

 Nella Legge di Stabilità per il 2016 che verrà varata probabilmente entro la giornata di giovedì, 15 ottobre 2015, appare certa la proroga della decontribuzione per i nuovi assunti a tempo indeterminato. Il sistema dovrebbe però prevedere una durata biennale (anziché triennale) ed un tetto massimo di decontribuzione che scenderebbe dagli attuali 8.060 euro a 4mila euro annui.

(Il Sole 24 Ore, 13 ottobre 2015, pag. 7)

Cassa Integrazione: raddoppiano dei costi

Con l’entrata in vigore del decreto di riordino degli ammortizzatori sociali cambia il sistema di calcolo dei contributi da pagare per la richiesta di CIG.

Con l’entrata in vigore del decreto di riordino degli ammortizzatori sociali cambia il sistema di calcolo dei contributi da pagare per la richiesta di CIG. In particolare, le aliquote non si applicheranno più all’importo del sussidio (80% della retribuzione persa), ma all’intera retribuzione perduta per i periodi di cassa ed il prelievo non sarà più legato all’organico, ma aumenterà all’allargarsi del “paracadute” sulla linea del tempo. Le aliquote passeranno dal 4% per la Cig ordinaria (8% nelle aziende con oltre 50 addetti) e dal 3% per la Cigs (4,5% nelle imprese con più di 50 dipendenti), a percentuali identiche per entrambe: (i) 9% fino a un anno (52 settimane) di utilizzo nel quinquennio mobile; (ii) 12% sino a due anni (tra 52 e 104 settimane) e (iii) 15% fino a tre (oltre 104 settimane).

(Il Sole 24 Ore, 28 settembre 2015, pag. 7)

Definito il valore di agosto per rivalutare le quote di Trattamento di Fine Rapporto

Ad agosto il coefficiente per rivalutare le quote di trattamento di fine rapporto (Tfr) accantonate al 31 dicembre 2014 è pari a 1,280374.

Ad agosto il coefficiente per rivalutare le quote di trattamento di fine rapporto (Tfr) accantonate al 31 dicembre 2014 è pari a 1,280374.

(Il Sole 24 Ore, 15 settembre 2015, pag. 42)

Il rinnovo del CCNL Chimici

Entro la fine del mese di ottobre 2015, verrà effettuato il rinnovo del contratto collettivo nazionale del settore chimico farmaceutico, la cui piattaforma ha già ricevuto l’approvazione da parte dei lavoratori con una percentuale di sì pari al 98%.

Entro la fine del mese di ottobre 2015, verrà effettuato il rinnovo del contratto collettivo nazionale del settore chimico farmaceutico, la cui piattaforma ha già ricevuto l’approvazione da parte dei lavoratori con una percentuale di sì pari al 98%. A livello economico, il nuovo contratto dovrebbe prevedere un aumento salariale – per il triennio 2016-2018 -di 123 euro.

(Il Sole 24 Ore, 16 settembre 2015, pag. 17)

INPS: Uniemens, più rischi per chi sbaglia

L’INPS, con messaggio n. 5207/2015, rende noto che da ottobre la mancata corrispondenza tra la somma dei singoli elementi contributivi individuali e i dati dichiarativi “totale a debito e totale a credito” a livello aziendale, determinerà l’inattendibilità del flusso.

L’INPS, con messaggio n. 5207/2015, rende noto che da ottobre la mancata corrispondenza tra la somma dei singoli elementi contributivi individuali e i dati dichiarativi “totale a debito e totale a credito” a livello aziendale, determinerà l’inattendibilità del flusso. Vista l’impossibilità di processarlo, l’Uniemens sarà considerato non generabile e di conseguenza non potrà ritenersi assolto l’obbligo contributivo per il periodo a cui il flusso si riferisce.

(Il Sole 24 Ore, 7 agosto 2015, pag. 32)

Jobs Act: lo schema di D.Lgs. di attuazione della legge delega modifica le regole della cassa integrazione

Lo schema di decreto legislativo (presentato dal Governo e ancora all’esame delle commissioni parlamentari) interviene a tutto campo in materia di cassa integrazione guadagni prevedendo l’abrogazione della precedente normativa, in particolare la legge n. 164/1975 e le norme in materia di CIGS della legge n. 223/1991.

Lo schema di decreto legislativo (presentato dal Governo e ancora all’esame delle commissioni parlamentari) interviene a tutto campo in materia di cassa integrazione guadagni prevedendo l’abrogazione della precedente normativa, in particolare la legge n. 164/1975 e le norme in materia di CIGS della legge n. 223/1991. Le principali novità sono tre: (i) l’incremento del contributo addizionale a carico delle imprese richiedenti il trattamento. Si passa, infatti, ad un sistema che, oltre ad aumentare le percentuali, utilizza come base di calcolo la retribuzione globale che sarebbe spettata al lavoratore. Il contributo sarà del 9% della retribuzione spettante per le ore non lavorate fino a 52 settimane di fruizione del trattamento di integrazione salariale; del 12% tra le 52 e le 104 settimane; del 15% oltre le 104 settimane; (ii) la priorità data ai contratti di solidarietà rispetto agli altri interventi che si desume sia dalla articolo 22, comma 5, allorquando dispone che ai fini del calcolo della durata massima complessiva degli interventi, la durata del trattamento per contratto di solidarietà viene computata a metà, sia dalla previsione che in sede di procedura sindacale le parti dovranno espressamente dichiarare la non percorribilità del contratto di solidarietà; (iii) la semplificazione della procedura sindacale e la riduzione dei termini della stessa. L’impresa dovrà semplicemente indicare che intende richiedere la concessione del trattamento e, soltanto in sede di esame congiunto, portare a conoscenza della controparte sindacale il programma che intende attuare, la durata, il numero dei lavoratori, le ragioni che non rendono praticabili forme alternative di riduzioni di orario, i criteri di scelta, le modalità della rotazione o le ragioni tecnico-organizzative della mancata adozione della stessa. Infine si ricorda che le causali della CIGS diventano tre: (i) riorganizzazione aziendale; (ii) crisi aziendale con l’importante esclusione, a partire dal 1° gennaio 2016, dei casi di cessazione di attività; (iii) contratto di solidarietà (in realtà già ora accompagnato dall’intervento della cassa integrazione). L’abolizione della CIGS per cessazione di attività si accompagna alla riduzione della durata massima complessiva per ciascuna unità produttiva che scende a 24 mesi, da calcolarsi non più nel quinquennio fisso ma in quello mobile: scelta che consentirà alle aziende di avere a disposizione cinque anni a partire dal primo intervento concesso. Per quanto concerne le imprese aventi diritto vi sono alcune aggiunte e specificazioni, mentre la platea dei lavoratori destinatari viene ampliata dall’inclusione degli apprendisti assunti con contratto professionalizzante.

(Il Sole 24 Ore, 4 agosto 2015, pag. 32)

Rinnovo CCNL metalmeccanici

Da oggi fino al prossimo 25 settembre si aprono nelle fabbriche le assemblee per illustrare i contenuti della piattaforma per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro, approvata da Fim e Uilm la scorsa settimana ed il cui risultato sarà reso noto il 28 settembre.

Da oggi fino al prossimo 25 settembre si aprono nelle fabbriche le assemblee per illustrare i contenuti della piattaforma per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro, approvata da Fim e Uilm la scorsa settimana ed il cui risultato sarà reso noto il 28 settembre. Per la fine del mese è, invece, prevista la convocazione di Federmeccanica per l’avvio del negoziato. Trattandosi di una piattaforma  innovativa, è importante che, nel caso in cui si riesca a raggiungere un’intesa con Federmeccanica, nelle fabbriche ci sia consenso. Non si parla, infatti, solo di salario (la richiesta è per un aumento salariale medio di 105 Euro), ma di temi che porterebbero una certa innovazione, come: (i) l’inquadramento professionale, «un argomento fermo al 1973» come osserva il segretario generale della Fim, Bentivogli; (ii) il diritto soggettivo alla formazione ed (iii) il rilancio delle 150 ore. Infine, la costituzione di un fondo bilaterale di sostegno al reddito per le aziende in crisi, visto che dal 2018 ci saranno ammortizzatori sociali più leggeri e il rafforzamento della cosiddetta staffetta generazionale.

(Il Sole 24 Ore, 23 luglio 2015, p. 13)

INPS: congedo parentale per figli disabili dopo il Jobs Act

L’INPS, con messaggio n. 4805/2015, ha illustrato le novità contenuto nel D. Lgs. n. 80/2015, dando il via libera, a decorrere dal 25 giugno scorso e limitatamente all’anno 2015, al prolungamento del congedo parentale per assistere figli disabili.

L’INPS, con messaggio n. 4805/2015, ha illustrato le novità contenuto nel D. Lgs. n. 80/2015, dando il via libera, a decorrere dal 25 giugno scorso e limitatamente all’anno 2015, al prolungamento del congedo parentale per assistere figli disabili. In particolare, il congedo potrà essere fruito per la durata di tre anni con diritto all’indennità del 30% della retribuzione e fino ai dodici anni di età del figlio (o dell’ingresso in famiglia, in caso di adozione o affidamento), in luogo del limite di otto anni operativo fino al 24 giugno.

(Italia Oggi, 17 luglio 2015, pag. 28)

Rinnovo CCNL Metalmeccanici

Sebbene non siano ancora state ufficialmente avviate le trattative per il rinnovo del contratto collettivo dei metalmeccanici, nella giornata di ieri la FIM-CISL e la UILM-UIL, in assenza della FIOM-CGIL, hanno raggiunto un’intesa di piattaforma per il predetto rinnovo attraverso la quale si chiede un aumento salariale medio di 105 euro.

Sebbene non siano ancora state ufficialmente avviate le trattative per il rinnovo del contratto collettivo dei metalmeccanici, nella giornata di ieri la FIM-CISL e la UILM-UIL, in assenza della FIOM-CGIL, hanno raggiunto un’intesa di piattaforma per il predetto rinnovo attraverso la quale si chiede un aumento salariale medio di 105 euro. L’intesa, che ora dovrà passare al vaglio dei lavoratori, è già stata contestata da Federmeccanica che, in una lettera alle sigle di settore ha esplicitamente chiarito che «il contratto nazionale non può e non deve determinare incrementi di costo».

(Il Sole 24 Ore, 17 luglio 2015, pag. 19)

Riduzione degli sgravi contributivi per i premi di produttività

Con il decreto attuativo del Jobs Act che ha introdotto nuove misure per la conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro (D.Lgs. n. 80/2015), è stata ridotto del 10% il fondo destinato a premiare l’incentivo connesso alla retribuzione correlata a incrementi di produttività, qualità, redditività, innovazione ed efficienza organizzativa, prevista dalla contrattazione di secondo livello.

Con il decreto attuativo del Jobs Act che ha introdotto nuove misure per la conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro (D.Lgs. n. 80/2015), è stata ridotto del 10% il fondo destinato a premiare l’incentivo connesso alla retribuzione correlata a incrementi di produttività, qualità, redditività, innovazione ed efficienza organizzativa, prevista dalla contrattazione di secondo livello. Le relative risorse verranno destinate alla promozione della conciliazione tra vita professionale e quella privata. Tale riduzione si aggiunge alla soppressione delle norme che prevedevano ala detassazione dei predetti premi per il 2015.

(Il Sole 24 Ore, 17 luglio 2015, pag. 39)

DURC: i chiarimenti di INPS e INAIL in vista del debutto della procedura online dal 1° luglio

L’INPS E l’INAIL, con circolare n. 129/2015 e 61/2015, nell’illustrare le novità del «Durc online» al via dal 1° luglio precisano che quest’ultimo non ferma Equitalia.

L’INPS E l’INAIL, con circolare n. 129/2015 e 61/2015, nell’illustrare le novità del «Durc online» al via dal 1° luglio precisano che quest’ultimo non ferma Equitalia. Potrà infatti accadere, che l’impresa risulti ufficialmente in regola con contributi e premi, eppure sia inseguita dagli agenti di riscossione. Ciò avverrà perché il DURC verrà emesso anche in presenza di debiti non superiori a 150 euro per gestione (circa 20, tra INPS e INAIL), mentre gli istituti previdenziali potranno procedere all’esazione coattiva per debiti d’importo non inferiore a 10,33 Euro.

(Italia Oggi, 29 giugno 2015, pag. 32)

La detassazione dei buoni pasto

A decorrere da oggi, 1° luglio 2015, il valore detassato dei buoni pasto da 5,29 a 7 euro.

A decorrere da oggi, 1° luglio 2015, il valore detassato dei buoni pasto da 5,29 a 7 euro.

(Italia Oggi, 1° luglio 2015 pag. 37)

TFR: definito il valore di giugno

A giugno, il coefficiente per rivalutare le quote di Trattamento di fine rapporto (TFR) accantonate al 31 dicembre 2014 è pari a 0,960280.

A giugno, il coefficiente per rivalutare le quote di Trattamento di fine rapporto (TFR) accantonate al 31 dicembre 2014 è pari a 0,960280.

(Il Sole 24 Ore, 15 luglio 2015, pag. 41)

Niente appeal per l’anticipo del Tfr in «busta»

L’operazione «Tfr in busta paga», che avrebbe dovuto rappresentare la seconda ondata di liquidità per i lavoratori dopo il bonus di 80 euro, almeno stando alle prime elaborazioni, è rimasta praticamente ferma.

L’operazione «Tfr in busta paga», che avrebbe dovuto rappresentare la seconda ondata di liquidità per i lavoratori dopo il bonus di 80 euro, almeno stando alle prime elaborazioni, è rimasta praticamente ferma. A registrare i quasi impercettibili movimenti del Tfr è l’Osservatorio della Fondazione studi dei consulenti del lavoro, che ha cominciato a misurare che cosa è successo nelle grandi aziende nel primo mese in cui i lavoratori avrebbero potuto ritirare la loro «buonuscita» (il Dpcm attuativo è entrato in vigore ad aprile, e le liquidazioni partono quindi da maggio). Meno di sei lavoratori ogni 10 mila hanno scelto questa strada, mentre la quasi totalità ha deciso di lasciar maturare il trattamento di fine rapporto secondo le vecchie regole. Il motivo – lo confermano gli stessi lavoratori – è evidente: quando viene ricevuto al termine del rapporto di lavoro, il Tfr è assoggettato a tassazione separata calcolata su un’aliquota media variabile in base agli anni e alle frazioni di anni di anzianità. L’anticipo previsto dall’ultima legge di stabilità, invece, dal punto di vista fiscale viene trattato come una sorta di reddito aggiuntivo, e di conseguenza è colpito dall’aliquota marginale, cioè la più alta prevista per ciascun reddito. Nei prossimi giorni saranno diffusi i dati su una seconda platea, più ampia, di lavoratori impiegati nelle imprese medio-piccole, e per chiedere il Tfr c’è tempo fino al giugno 2018: ma l’ostacolo fiscale pare difficile da superare.

(Il Sole 24 Ore, 31 maggio 2015, pag. 15)

Entra in vigore il nuovo DURC on line

Entra oggi in vigore il nuovo DURC online (c.d. “DOL”) che avrà una durata di 120 giorni. L’INPS e l’INAIL, con circolari rispettivamente n. 126/15 e n. 61/15, hanno fornito la regolamentazione del nuovo servizio telematico.

Entra oggi in vigore il nuovo DURC online (c.d. “DOL”) che avrà una durata di 120 giorni. L’INPS e l’INAIL, con circolari rispettivamente n. 126/15 e n. 61/15, hanno fornito la regolamentazione del nuovo servizio telematico. Con il nuovo DOL scompare l’operatività del silenzio assenso: decorsi 30 giorni dalla prima richiesta del documento, in mancanza di risposta da parte del sistema operativo, la stessa verrà annullata, dandone notizia al soggetto richiedente tramite PEC. In caso di accertate irregolarità, invece, l’ente competente è tenuto a trasmettere al debitore l’invito a regolarizzare la posizione debitoria entro 15 giorni. Dalla richiesta di regolarizzazione, decorrono poi 30 giorni entro cui l’intero procedimento deve concludersi. Al riguardo, il Ministero del Lavoro, con circolare n. 19/2015, ha stabilito che in caso regolarizzazione occorsa oltre i predetti 15 giorni ma prima della definizione dell’esito della verifica, gli Istituti non potranno dichiarare l’irregolarità.

(Il Sole 24 Ore, 1° luglio 2015, pag. 39) 

CCNL lavanderie: chiesti 102 Euro

Aumento in busta paga da 102 Euro per il triennio 2016-2018.

Aumento in busta paga da 102 Euro per il triennio 2016-2018. Ruota attorno a questa richiesta l’ipotesi di piattaforma di rinnovo del contratto nazionale delle lavanderie industriali varata dalle segreterie nazionali di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil riunite ieri a Bologna. Il CCNL di riferimento è scaduto il 30 giugno scorso e riguarda un settore che riunisce mille piccole e medie imprese e conta qualcosa come 20mila posti di lavoro. Ora la parola spetta alle assemblee dei lavoratori che si concluderanno il prossimo 28 luglio.

(Il Sole 24 Ore, 7 luglio 2015, pag. 14)

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