Il bonus di 80 Euro nella busta paga diventa definitivo

Con il maxiemendamento del Senato alla Legge di Stabilità 2015 – votato nella notte tra venerdì e sabato 20 dicembre – il bonus di 80 Euro, introdotto in via sperimentale per una sola parte del 2014, diventa definitivo e conferma tutte le regole già applicate per l’anno in corso.

 Con il maxiemendamento del Senato alla Legge di Stabilità 2015 – votato nella notte tra venerdì e sabato 20 dicembre – il bonus di 80 Euro, introdotto in via sperimentale per una sola parte del 2014, diventa definitivo e conferma tutte le regole già applicate per l’anno in corso. Al riguardo, si segnala che la stessa legge prevede che nel reddito utile per verificare il diritto a percepire il bonus di 80 Euro, non vi rientri anche l’eventuale liquidazione in busta paga del trattamento di fine rapporto (così detta monetizzazione mensile del Tfr) introdotta, dalla medesima norma, in via sperimentale per il periodo 1° marzo 2015 – 30 giugno 2018.

(Il Sole 24 Ore, 21 dicembre 2014, pag. 7) 

L’anticipo del TFR in busta paga

Tra le novità del maxiemendamento del Senato alla Legge di Stabilità 2015 vi è anche la possibilità per i lavoratori dipendenti (con almeno sei mesi di contratto) di poter riscuotere – a partire dal prossimo mese di marzo 2015 – le quote di il trattamento di fine rapporto (TFR)

 Tra le novità del maxiemendamento del Senato alla Legge di Stabilità 2015 vi è anche la possibilità per i lavoratori dipendenti (con almeno sei mesi di contratto) di poter riscuotere – a partire dal prossimo mese di marzo 2015 – le quote di il trattamento di fine rapporto (TFR) maturando direttamente nella busta paga, con cadenza mensile. Al riguardo, occorre evidenziare il fatto che, mentre la regola generale impone l’assoggettamento del TFR a tassazione separata, l’anticipazione mensile dovrà avvenire con applicazione delle aliquote Irpef ordinarie.

(Il Sole 24 Ore, 22 dicembre 2014, pag. 5) 

Coefficiente di rivalutazione TFR

A novembre il coefficiente per rivalutare le quote di trattamento di fine rapporto (TFR) accantonate al 31 dicembre 2013 è pari a 1,375.

A novembre il coefficiente per rivalutare le quote di trattamento di fine rapporto (TFR) accantonate al 31 dicembre 2013 è pari a 1,375.

(Il Sole 24 Ore, 13 dicembre 2014, pag. 13)

Sì al Jobs Act: la riforma del lavoro al via

Con 166 voti a favore, 112 no ed 1 astenuto, il Senato ha votato la fiducia al Governo approvando definitivamente la legge delega, meglio nota come Jobs Act.

Con 166 voti a favore, 112 no ed 1 astenuto, il Senato ha votato la fiducia al Governo approvando definitivamente la legge delega, meglio nota come Jobs Act. La legge contiene le deleghe al Governo ad emanare – entro sei mesi – i decreti attuativi sul nuovo contratto a tutele crescenti, il riordino dell’assicurazione sociale per l’impiego (Aspi), i nuovi ammortizzatori sociali, i servizi per il lavoro e le politiche attive, il codice semplificato delle discipline e delle tipologie contrattuali, la razionalizzazione delle procedure e degli adempimenti, l’aggiornamento delle misure di tutela della maternità. Di seguito le principali novità:

·  licenziamenti economici: è previsto che, in tutti i casi d’illegittimità, la tutela per il lavoratore sarà rappresentata unicamente da un indennizzo “certo e crescente con l’anzianità di servizio”;

·  licenziamenti disciplinari: in tale ambito la tutela reale rimarrà per ipotesi limitate, assimilabili alle fattispecie dei licenziamenti discriminatori;

·  cassa integrazione: l’accesso agli interventi di integrazione salariale sarà limitato ai soli casi di cessazione temporanea ovvero di sospensione dell’attività aziendale con ragionevole prospettiva di ripresa dell’attività stessa;

·  codice del lavoro: la disciplina dello Statuto dei lavoratori del 1970 verrà aggiornata in un Testo unico semplificato che conterrà le norme legislative di fonte nazionale relative alle diverse tipologie contrattuali e ai relativi rapporti di lavoro;

·  controlli a distanza: è prevista anche la revisione della disciplina dei controlli a distanza sugli impianti e sugli strumenti di lavoro (articolo 4 dello Statuto) tenendo conto dell’evoluzione tecnologica e contemperando le esigenze produttive dell’impresa con la tutela della privacy del lavoratore.

(Il Sole 24 Ore, 4 dicembre 2014, pag. 2 e 3)

Nuove regole per l’UNIEMENS

L’INPS, con la circolare n. 154/2014, introduce una diversa disciplina per l’inserimento dei lavoratori dello spettacolo nell’Uniemens.

L’INPS, con la circolare n. 154/2014, introduce una diversa disciplina per l’inserimento dei lavoratori dello spettacolo nell’Uniemens. Le nuove regole entreranno in vigore dal 1° gennaio 2015 e, a partire dalla denuncia di competenza di gennaio del prossimo anno, tutti i soggetti che finora sono stati gestiti in un’apposita sezione del flusso informativo, denominata “PosSportSpet”, verranno registrati come tutti gli altri lavoratori.

(Il Sole 24 Ore, 4 dicembre 2014, pag. 49)

 

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