CIG in deroga: salvi i premi fiscali, non gli sgravi INPS

L’intervento messo in atto dal Governo per rifinanziare la cassa integrazione in deroga non compromette le risorse disponibili per la detassazione dei salari di produttività nel 2013

L’intervento messo in atto dal Governo per rifinanziare la cassa integrazione in deroga non compromette le risorse disponibili per la detassazione dei salari di produttività nel 2013; incide, invece, sul fondo destinato agli sgravi contributivi dei contratti di produttività che dovranno essere attuati e disciplinati tramite decreto del Ministero del Lavoro.

 

(Il Sole 24 Ore, 20 maggio 2013, pag. 37)

Retribuzioni di produttività: l’applicazione è automatica se il datore ha rilasciato l’unico Cud 2013

Per ottenere l’aliquota agevolata del 10% sulle retribuzioni di produttività, oltre alla sottoscrizione di un accordo collettivo o il recepimento di un’intesa territoriale e l’obbligo di deposito del medesimo presso la DTL di competenza, il datore di lavoro deve inoltre svolgere alcune verifiche sulla situazione e sul reddito dei lavoratori interessati

Per ottenere l’aliquota agevolata del 10% sulle retribuzioni di produttività, oltre alla sottoscrizione di un accordo collettivo o il recepimento di un’intesa territoriale e l’obbligo di deposito del medesimo presso la DTL di competenza, il datore di lavoro deve inoltre svolgere alcune verifiche sulla situazione e sul reddito dei lavoratori interessati. Per i lavoratori – in forza all’azienda per tutto il 2012 – cui è stato rilasciato il Cud 2013 e che non superano il limite reddituale di 40mila euro, il datore applica automaticamente l’agevolazione fiscale. Per i lavoratori titolari di più rapporti di lavoro in contemporanea (quali i lavoratori part-time) cui non sia stato effettuato il conguaglio complessivo dei redditi, il datore è invece tenuto a richiedere un’attestazione scritta del reddito da lavoro dipendente erogato dagli altri sostituti d’imposta nel 2012.

 

(Il Sole 24 Ore, 20 maggio 2013, pag. 39)

TFR: coefficiente di aprile

Ad aprile il coefficiente per rivalutare le quote di TFR, accantonate al 31 dicembre 2012, è pari a 0,781690.

Ad aprile il coefficiente per rivalutare le quote di TFR, accantonate al 31 dicembre 2012, è pari a 0,781690.
(Il Sole 24 Ore, 15 maggio 2013, pag. 26)

Aspi e mini-Aspi, si allarga la platea dei beneficiari

È stato emanato il Decreto Interministeriale previsto dall’art. 2, c. 27 della L. 92/12, il quale prevede, anche se in misura proporzionalmente ridotta, la liquidazione di Aspi e mini-Aspi per tutti quei soggetti che, fino al 2012, non beneficiavano dell’indennità di disoccupazione, oltre alla misura della prestazione spettante a detti soggetti.

È stato emanato il Decreto Interministeriale previsto dall’art. 2, c. 27 della L. 92/12, il quale prevede, anche se in misura proporzionalmente ridotta, la liquidazione di Aspi e mini-Aspi per tutti quei soggetti che, fino al 2012, non beneficiavano dell’indennità di disoccupazione, oltre alla misura della prestazione spettante a detti soggetti. Per il 2013, l’indennità è stabilita in misura pari al 20% del trattamento base. In pratica, per l’anno in corso le disposizioni contenute nel DM consentiranno, in via prevalente, la corresponsione della mini-Aspi in quanto le stesse si rivolgono, più che altro, a lavoratori non precedentemente assoggettati alla contribuzione per disoccupazione e ciò fa venir meno una delle condizioni previste per l’accesso all’Aspi (ossia almeno 12 mesi di contribuzione per la disoccupazione/Aspi nei 24 mesi antecedenti la fine del rapporto di lavoro).

(Il Sole 24 Ore, 8 giugno 2013, pag. 23)

Ministero del Lavoro: maternità, precisazioni ministeriali sull’interdizione

Con nota 7553 del 29 aprile 2013, il Ministero del Lavoro ha fornito chiarimenti sulla procedura attraverso la quale una lavoratrice in gravidanza può essere adibita a mansioni differenti e compatibili con il suo stato

Con nota 7553 del 29 aprile 2013, il Ministero del Lavoro ha fornito chiarimenti sulla procedura attraverso la quale una lavoratrice in gravidanza può essere adibita a mansioni differenti e compatibili con il suo stato ovvero può essere autorizzata ad astenersi dal lavoro anticipatamente rispetto all’inizio del normale periodo di astensione obbligatoria. In particolare, l’astensione anticipata dal lavoro può essere disposta su istanza della lavoratrice o d’ufficio, qualora nel corso dell’attività di vigilanza propria della DTL emerga l’esistenza di una delle seguenti condizioni: quando le condizioni di lavoro o ambientali siano ritenute pregiudizievoli alla salute della donna o del bambino oppure quando la lavoratrice non possa essere spostata ad altre mansioni. Qualora, invece, la necessità di disporre l’interdizione anticipata derivi da complicanze della gravidanza o da preesistenti forme morbose, l’iniziativa appartiene unicamente alla lavoratrice e la competenza a disporre è dell’ASL.

 

(Il Sole 24 Ore, 4 maggio 2013, pag. 20)

Valutazione dello stress lavoro correlato senza delega

Con interpello n. 5/2013, la commissione per gli interpelli sulla sicurezza del lavoro del Con interpello n. 5/2013, la commissione per gli interpelli sulla sicurezza del lavoro del Ministero del Lavoro, nel rispondere alle richieste di chiarimento della Federazione italiana metalmeccanici, ha precisato che la valutazione dello stress lavoro correlato non è delegabile.

 

Con interpello n. 5/2013, la commissione per gli interpelli sulla sicurezza del lavoro del Ministero del Lavoro, nel rispondere alle richieste di chiarimento della Federazione italiana metalmeccanici, ha precisato che la valutazione dello stress lavoro correlato non è delegabile. In quanto parte integrante della valutazione del rischio, è un adempimento che il T.U. Sicurezza prescrive tra quelli non delegabili da parte del datore di lavoro, il quale ne resta l’unico responsabile anche qualora decida di avvalersi di soggetti in possesso di specifiche competenze in materia.

 

(Italia Oggi, 4 maggio 2013, pag. 27)

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