Vademecum INPS: contributi 2012

Con circolare n. 49/2012, l’INPS fa il punto sugli adempimenti contributivi gravanti sui datori di lavoro per l’anno 2012.

Con circolare n. 49/2012, l’INPS fa il punto sugli adempimenti contributivi gravanti sui datori di lavoro per l’anno 2012. In particolare, con riguardo alla contribuzione pensionistica, l’Ente Previdenziale ricorda il debutto del contributo di solidarietà a carico degli iscritti e dei pensionati delle gestioni previdenziali confluite nel Fondo pensioni lavoratori dipendenti e del Fondo di previdenza per il personale di volo dipendente da aziende di navigazione aerea. Per i lavoratori interessati, il contributo è fissato nella misura dello 0,50%. L’Istituto rammenta inoltre che, a seguito della proroga prevista dalla legge di stabilità dei trattamenti di cassa integrazione straordinaria e mobilità per le imprese commerciali, per le agenzie di viaggio e turismo con più di 50 dipendenti e per le imprese di vigilanza con più di 15 dipendenti, le stesse aziende, saranno tenute, per tutto l’anno in corso, al versamento delle contribuzioni per CIGS (pari allo 0,90%, di cui 0,30% a carico del lavoratore) e mobilità (pari allo 0,30%).

(Il Sole 24 Ore – 30 marzo 2012 – pag. 31)

Circolare Inps: lo sgravio si chiede online

L’Inps, con circolare n. 48/2012, ha precisato che a partire dal 21 marzo 2012 le istanze di sospensione, di sgravio o di pagamento o di annullamento delle cartelle di pagamento, nonché le domande di riduzione delle sanzioni civili vanno trasmesse esclusivamente online.

L’Inps, con circolare n. 48/2012, ha precisato che a partire dal 21 marzo 2012 le istanze di sospensione, di sgravio o di pagamento o di annullamento delle cartelle di pagamento, nonché le domande di riduzione delle sanzioni civili vanno trasmesse esclusivamente online. A partire dall’1 aprile 2012 anche le domande di accesso al fondo di garanzia per il TFR  e per i crediti di lavoro andranno presentate online.

(Italia Oggi – 29 marzo 2012 – pag. 33)

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali: Co semplificata per il settore turismo

Con circolare n. 4269/2012, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha definitivamente chiarito che il sistema di comunicazione di assunzione semplificata potrà essere utilizzato da tutte le aziende

Con circolare n. 4269/2012, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha definitivamente chiarito che il sistema di comunicazione di assunzione semplificata potrà essere utilizzato da tutte le aziende effettivamente operanti nel settore del turismo e dei pubblici esercizi, a prescindere dal codice Ateco utilizzato ed a prescindere dal Contratto Collettivo Nazionale applicato.

(Italia Oggi – 29 marzo 2012 – pag. 33)

Circolare INPS: autocertificazione con limiti

L’Inps con la circolare 47/2012, diffusa ieri, con riferimento alla norma (art. 15 L. 183/2011) mirante alla semplificazione dei rapporti tra cittadini e Pubblica Amministrazione,

L’Inps con la circolare 47/2012, diffusa ieri, con riferimento alla norma (art. 15 L. 183/2011) mirante alla semplificazione dei rapporti tra cittadini e Pubblica Amministrazione, ribadisce che il Documento unico di regolarità contributiva (Durc), il certificato di agibilità, le attestazioni di regolarità contributiva non possono essere sostituiti con un’autocertificazione dell’interessato, nonostante la decertificazione prevista dal Collegato Lavoro.

(Il Sole 24 Ore, 28 marzo 2012, pag. 25)

Entro maggio la comunicazione sul lavoro notturno

Il Ministero del Lavoro, con la nota protocollo n. 4383 di ieri, ha prorogato la comunicazione delle attività usuranti.

Il Ministero del Lavoro, con la nota protocollo n. 4383 di ieri, ha prorogato la comunicazione delle attività usuranti. Slitta infatti al 31 maggio il termine previsto per sabato prossimo (31 marzo), quale scadenza per denunciare, tra l’altro, l’esecuzione di lavoro notturno in modo continuativo e compreso in regolari turni periodici durante il 2011, sanzionato con la multa da 500 a 1.500 euro.

(Italia Oggi, 28 marzo 2012, pag. 40)

Riforma del mercato del lavoro: eliminato l’obbligo di causale sul contratto a termine

Una delle misure previste nel disegno di legge sulla riforma del mercato del lavoro relative alla modifica della disciplina del contratto a termine riguarda la cosiddetta causale, ossia l’obbligo di indicare quali sono le esigenze di carattere tecnico, organizzativo, produttivo o sostitutivo che rendono necessario il ricorso al contratto a termine.

Una delle misure previste nel disegno di legge sulla riforma del mercato del lavoro relative alla modifica della disciplina del contratto a termine riguarda la cosiddetta causale, ossia l’obbligo di indicare quali sono le esigenze di carattere tecnico, organizzativo, produttivo o sostitutivo che rendono necessario il ricorso al contratto a termine. Tale obbligo viene eliminato, ma solo per il primo contratto. Nel disegno di legge è previsto anche l’allungamento del periodo minimo che deve passare tra un contratto a termine e l’altro. Attualmente, il contratto a tempo determinato può essere prorogato una sola volta e, quando scade, riproposto al lavoratore solo dopo 20 giorni (ovvero 10 se il primo rapporto non ha superato la durata di 6 mesi). Nella nuova disciplina, il periodo che deve trascorrere tra un contratto e l’altro è fissato in 90 giorni (ovvero 60 se la durata iniziale non è superiore a 6 mesi). Infine, per scoraggiare l’utilizzo del contratto a termine, oltre che per finanziare la nuova indennità di disoccupazione (“ASPI”), è previsto l’incremento del costo contributivo (aliquota contributiva aggiuntiva pari all’1,4%, fatte salve alcune eccezioni, quali i lavoratori assunti in sostituzione di colleghi assenti, lavoratori stagionali ed apprendisti).

(Il Sole 24 ore, 27 marzo 2012, pag. 8)

Riforma del mercato del lavoro: rafforzata l’una tantum per i parasubordinati

Il testo finale con la proposta di DDL per la riforma del mercato del lavoro, licenziato venerdì dal Consiglio dei Ministri, prevede un ammortizzatore sociale anche per parasubordinati, esclusi dalla nuova “ASPI”.

Il testo finale con la proposta di DDL per la riforma del mercato del lavoro, licenziato venerdì dal Consiglio dei Ministri, prevede un ammortizzatore sociale anche per parasubordinati, esclusi dalla nuova “ASPI”. In particolare, si tratterà del rafforzamento della messa a regime dell’una tantum attualmente vigente, che spetterà ai lavoratori iscritti in via esclusiva alla gestione separata purché vi siano tutti i seguenti requisiti: a) rapporto di mono-committenza; b) collaborazione cessata per «fine lavoro»; c) reddito relativo all’anno precedente compreso tra 5 mila e 20 mila euro; d) assenza di contratto di lavoro (ossia, il lavoratore deve risultare disoccupato) da almeno due mesi; e) almeno tre mesi nell’anno precedente e almeno un mese nell’anno di riferimento di accredito contributivo.

(Italia Oggi, 27 marzo 2012, pag. 33)

Riforma del mercato del lavoro: approvato il disegno di legge

Il Consiglio dei Ministri ha approvato, “salvo intese”, il disegno di legge sulla riforma del mercato del lavoro.

Il Consiglio dei Ministri ha approvato, “salvo intese”, il disegno di legge sulla riforma del mercato del lavoro. Il documento, composto da 26 pagine e dieci punti, presentato dal Ministro del Lavoro, Elsa Fornero, ha gli obiettivi di: (a) favorire una distribuzione più equa delle tutele dell’impiego, contenendo i margini di flessibilità progressivamente introdotti negli ultimi vent’anni ed adeguando, all’attuale contesto economico, la disciplina del licenziamento individuale; (b) contrastare con maggiore incisività l’elusione degli obblighi contributivi e fiscali. È previsto, inoltre, un nuovo assetto degli ammortizzatori sociali e delle relative politiche attive, nonché sono presenti elementi di premialità per l’instaurazione di rapporti di lavoro più stabili.

(Il Sole 24 ore, 24 marzo 2012, pagg. 2-20)

Contratto di apprendistato anche per i somministrati

Per effetto dell’Accordo siglato lo scorso 14 febbraio fra le parti sociali del Settore del Lavoro tramite Agenzia (Assolavoro, Felsa-CISL e Uiltemp-UIL, tranne la Nidil-CGIL), a breve dovrebbe essere possibile ricorrere al contratto di apprendistato anche per i lavoratori somministrati.

Per effetto dell’Accordo siglato lo scorso 14 febbraio fra le parti sociali del Settore del Lavoro tramite Agenzia (Assolavoro, Felsa-CISL e Uiltemp-UIL, tranne la Nidil-CGIL), a breve dovrebbe essere possibile ricorrere al contratto di apprendistato anche per i lavoratori somministrati. L’obiettivo dell’intesa è rafforzare l’apprendistato professionalizzante nella somministrazione di lavoro. In particolare: (i) all’apprendista assunto dalle Agenzie per il Lavoro sarà applicabile la regolamentazione della formazione definita dal CCNL dell’impresa utilizzatrice; (ii) il piano formativo individuale sarà redatto in intesa tra l’Agenzia, il lavoratore e l’impresa utilizzatrice; (iii) l’attività di tutoraggio sarà svolta da due soggetti, rispettivamente, il tutor dell’impresa utilizzatrice ed il tutor dell’Agenzia; (iv) il periodo di “apprendistato in somministrazione” potrà essere svolto anche presso più utilizzatori.

(Il Sole 24 ore, 26 marzo 2012, pag. 41)

Riforma del lavoro: i temi che saranno affrontati tra Governo e parti sociali il 12 marzo

I temi riguardanti la riforma del mercato del lavoro sui quali il Governo e le parti sociali discuteranno durante l’incontro del 12 marzo 2012 saranno:

I temi riguardanti la riforma del mercato del lavoro sui quali il Governo e le parti sociali discuteranno durante l’incontro del 12 marzo 2012 saranno: (i) le risorse per finanziare la Cassa Integrazione Guadagni in deroga dei prossimi due anni e i fondi per garantire, a regime dal 2017, il nuovo sistema di ammortizzatori sociali (che saranno su base universale e finanziati in chiave assicurativa); (ii) il potenziamento delle ispezioni per contrastare i “falsi contratti” e le partite Iva fittizie (in quest’ultimo caso cercando di eliminare le forme di monocommittenza); (iii) la reale utilizzabilità dell’apprendistato come contratto per l’inserimento dei giovani nel mercato del lavoro, attraverso il rafforzamento della componente formativa (insita nel contratto e che prevede sgravi contributivi per le imprese); (iv) la possibilità di rendere obbligatoria per il disoccupato, pena la perdita del sussidio, la ricerca attiva di un altro impiego; (v) la decisione sulla conservazione o meno dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori; (vi) la necessità di ridurre il contenzioso del lavoro, così come la sua durata, attraverso la possibilità di creare una sorta di corsia preferenziale per le cause di lavoro, utilizzando le procedure d’urgenza (art. 700 c.p.c.) o creando sezioni specializzate ad hoc.

(Il Sole 24 Ore, 11 marzo 2012, pag. 2)

 

INPS: congedo parentale ed indennità di malattia per tutti gli iscritti alla Gestione Separata

L’INPS, con messaggio n. 4143/2012, ha fornito alcune precisazioni in merito a quanto previsto dall’art. 24, comma 26, del D.L. n. 201/2011.

L’INPS, con messaggio n. 4143/2012, ha fornito alcune precisazioni in merito a quanto previsto dall’art. 24, comma 26, del D.L. n. 201/2011. In particolare, l’Istituto ha stabilito che il trattamento economico per congedo parentale e l’indennità giornaliera di malattia è dovuta anche per i professionisti e per tutti i lavoratori cosiddetti parasubordinati iscritti alla Gestione Separata dell’INPS. Tra questi soggetti vi rientrano amministratori, sindaci, revisori di società e associazioni, venditori porta a porta e persone che svolgono prestazioni occasionali. Per quanto concerne il congedo parentale, si prevede un periodo massimo di tre mesi entro il primo anno di vita del bambino e a fronte dell’effettivo accreditamento di almeno tre mensilità di contribuzione maggiorata da parte dell’iscritto alla Gestione Separata.

(Il Sole 24 Ore, 8 marzo 2012, pag. 25)

INPS: congedo più lungo per i figli disabili

L’INPS, con circolare n. 32/2012, ha illustrato le novità introdotte dal D.Lgs. n. 119/2011 sui permessi per assistere i soggetti con gravi disabilità.

L’INPS, con circolare n. 32/2012, ha illustrato le novità introdotte dal D.Lgs. n. 119/2011 sui permessi per assistere i soggetti con gravi disabilità. Nel dettaglio, in ipotesi di grave disabilità del figlio (naturale ovvero adottivo) è stato previsto un prolungamento del congedo parentale a favore della lavoratrice madre o, in alternativa, del lavoratore padre i quali possono beneficiarne, in modo continuativo ovvero frazionato, per un periodo massimo di tre anni da fruire entro il compimento dell’ottavo anno di età del bambino stesso. Inoltre, sono stati ridefiniti i destinatari, i criteri e le modalità per la concessione del congedo straordinario per l’assistenza di una persona gravemente disabile.

(Il Sole 24 Ore, 7 marzo 2012, pag. 22)

Ministero del Lavoro: ai soci lavoratori è dovuta la retribuzione piena anche se l’orario è ridotto

Il Ministero del Lavoro, con nota protocollo n. 2589/2012, ha precisato che le cooperative non possono autonomamente ridurre l’orario di lavoro ai propri soci lavoratori;

Il Ministero del Lavoro, con nota protocollo n. 2589/2012, ha precisato che le cooperative non possono autonomamente ridurre l’orario di lavoro ai propri soci lavoratori; in caso contrario, devono comunque garantire la piena retribuzione agli stessi. Ciò, sulla base del principio generale della «mora del creditore» (articoli 1206-1217 del codice civile) in base al quale, quando il dipendente offre la propria prestazione e questa non è accettata per ragioni imputabili all’organizzazione del datore di lavoro, quest’ultimo è comunque tenuto al pagamento della retribuzione per l’orario di lavoro pattuito.

(Italia Oggi, 10 marzo 2012, pag. 36)

Semplificazioni fiscali: riattivato il rimborso IRAP sul lavoro

Nella versione del D.L. sulle semplificazioni fiscali diffusa nella giornata di ieri è stata inserita una norma che prevede nuovamente il rimborso IRAP sul costo del lavoro.

Nella versione del D.L. sulle semplificazioni fiscali diffusa nella giornata di ieri è stata inserita una norma che prevede nuovamente il rimborso IRAP sul costo del lavoro. Nel dettaglio, le istanze di rimborso dovranno riferirsi ai periodi d’imposta precedenti a quello in corso al 31 dicembre 2012 per i quali, alla data di entrata in vigore del Decreto sulle semplificazioni, sia ancora pendente il termine dei 48 mesi dal versamento previsto dall’art. 38 del D.P.R. n. 602/73.

(Italia Oggi, 1 marzo 2012, pag. 28)

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