Nell’impiego a chiamata ferie monetizzabili.

Dalle rilevazioni periodiche dell’INPS emerge una crescita esponenziale della cassa integrazione in deroga (+278,52% rispetto a giugno). La CIG in deroga nel mese di luglio, infatti, ha totalizzato un numero di ore pari a quello registrato nell’intero semestre.

Dalle rilevazioni periodiche dell’INPS emerge una crescita esponenziale della cassa integrazione in deroga (+278,52% rispetto a giugno). La CIG in deroga nel mese di luglio, infatti, ha totalizzato un numero di ore pari a quello registrato nell’intero semestre.

(Fonte Il Sole 24 Ore)

I meccanici restano divisi tra nuovo e vecchio modello.

Il contratto dei metalmeccanici scade il 31 dicembre e i sindacati hanno presentato con sei mesi di anticipo non una piattaforma unica bensì due.

Il contratto dei metalmeccanici scade il 31 dicembre e i sindacati hanno presentato con sei mesi di anticipo non una piattaforma unica bensì due: una proposta dalla FIM e dalla UILM che hanno accettato le nuove regole ed hanno avanzato una richiesta di aumento di 113 euro per il triennio 2010-2012 basando il calcolo sul nuovo indice IPCA; l’altra è stata, invece, presentata dalla FIOM che ha avanzato un richiesta di 130 euro per il biennio, seguendo il vecchio modello contrattuale. Federmeccanica, dal canto suo, ha deciso di convocare un tavolo unico che riprenderà i lavori nei prossimi giorni.

(Fonte Il Sole 24 Ore)

Riparte il confronto nel settore alimentare.

Dopo la frattura per il mancato accordo sul rinnovo della parte economica del CCNL di settore, i sindacati attendono una nuova convocazione in Federalimentare per riprendere il dialogo.

Dopo la frattura per il mancato accordo sul rinnovo della parte economica del CCNL di settore, i sindacati attendono una nuova convocazione in Federalimentare per riprendere il dialogo. Le tre firme sindacali maggioritarie auspicano un adeguamento delle retribuzioni di 173 Euro. Il segretario generale della Fai Cisl, Augusto Cianfoni, ha dichiarato che “la situazione salariale è drammatica e rischia di rompere la coesione sociale”.

(Fonte Il Sole 24 Ore)

Più spazio ai contratti di secondo livello.

La riforma dei contratti collettivi, approvata a Roma il 22 gennaio 2009, dà più spazio alla contrattazione di secondo livello, ovvero ai contratti aziendali, come sede di negoziazione privilegiata per assegnare aumenti retributivi legati alla produttività.

La riforma dei contratti collettivi, approvata a Roma il 22 gennaio 2009, dà più spazio alla contrattazione di secondo livello, ovvero ai contratti aziendali, come sede di negoziazione privilegiata per assegnare aumenti retributivi legati alla produttività. In virtù di tale accordo le parti hanno confermato la necessità di incentivare la stipula di contratti di secondo livello, collegandovi incentivi economici, legati al raggiungimento di obiettivi di produttività nonché ai risultati economici dell’impresa.

Da parte loro le imprese si sono dichiarate disponibili ad addivenire ad un accordo, purché sia prevista la detassazione dei salari variabili legati ai contratti aziendali.

(Fonte Il Sole 24 Ore)

Approvate le specifiche tecniche per la comunicazione unica.

Con un decreto del 14 agosto scorso il ministero dello Sviluppo economico ha approvato le specifiche tecniche per la comunicazione unica al Registro delle imprese.

Con un decreto del 14 agosto scorso il ministero dello Sviluppo economico ha approvato le specifiche tecniche per la comunicazione unica al Registro delle imprese. La nuova modulistica contempla la presentazione della “comunicazione unica per la nascita dell’impresa”, la cui fase sperimentale inizierà dal 1° ottobre 2009 per diventare definitiva decorsi sei mesi, ossia dal 1° aprile 2010. Con tale comunicazione tutte le imprese potranno presentare una sola domanda per via telematica che avrà valore ai fini dell’iscrizione della società non solo nel registro delle imprese, ma anche ai fini fiscali, previdenziali e assicurativi.

(Fonte Il Sole 24 Ore)

INPS: somministrati con “una tantum”.

L’INPS, con circolare n. 100 pubblicata il 7 agosto 2009, precisa che l’indennità una tantum viene corrisposta ai lavoratori somministrati che non percepiscono altre forme pubbliche di sostegno al reddito o non hanno i requisiti per l’accesso alla disoccupazione.

L’INPS, con circolare n. 100 pubblicata il 7 agosto 2009, precisa che l’indennità una tantum viene corrisposta ai lavoratori somministrati che non percepiscono altre forme pubbliche di sostegno al reddito o non hanno i requisiti per l’accesso alla disoccupazione. Inoltre, i predetti lavoratori devono aver maturato 78 giornate di calendario in somministrazione (riferite anche a periodi di lavoro svolti presso più agenzie) a partire dal 1° gennaio 2008 ed almeno 45 giornate di calendario di disoccupazione al momento della domanda. La prestazione consiste nella liquidazione di un’indennità di Euro 1.300, al lordo delle ritenute di legge.

(Fonte Il Sole 24 Ore)

Proroga di ferragosto valida per i contributi.

L’INPS, con messaggio n. 17823/09, ha recepito le disposizioni contenute nel D.P.C.M. del 24 luglio 2009 con il quale é stato disposto che il versamento delle somme di cui agli articoli 17 e 20, comma 4, del D.Lgs. n. 241/97, aventi scadenza nel mese di agosto 2009 – entro il giorno 20 – può essere effettuato, senza alcuna maggiorazione, entro la predetta data.

L’INPS, con messaggio n. 17823/09, ha recepito le disposizioni contenute nel D.P.C.M. del 24 luglio 2009 con il quale é stato disposto che il versamento delle somme di cui agli articoli 17 e 20, comma 4, del D.Lgs. n. 241/97, aventi scadenza nel mese di agosto 2009 – entro il giorno 20 – può essere effettuato, senza alcuna maggiorazione, entro la predetta data.

Il differimento in questione riguarda tutti i versamenti unitari che si devono effettuare con il “mod. F24” e comprende, quindi, anche i contributi previdenziali e assistenziali dovuti dai datori di lavoro, dai committenti di collaborazioni coordinate e continuative e venditori a domicilio e dai titolari di posizioni assicurative in una delle gestioni amministrate dall’Istituto.

(Fonte Il Sole 24 Ore)

Investigatori in azienda all’ombra della privacy.

L’ordinamento italiano riconosce ai datori di lavoro il potere di svolgere indagini al fine di verificare l’esatto adempimento della prestazione lavorativa o, anche, la commissione di illeciti da parte dei propri dipendenti sia direttamente che attraverso agenzie investigative.

L’ordinamento italiano riconosce ai datori di lavoro il potere di svolgere indagini al fine di verificare l’esatto adempimento della prestazione lavorativa o, anche, la commissione di illeciti da parte dei propri dipendenti sia direttamente che attraverso agenzie investigative.

Tale potere però deve essere esercitato entro i confini posti da: 1) lo Statuto dei lavoratori che all’articolo 8 vieta al datore di raccogliere informazioni sulle opinioni politiche, religiose o sindacali del lavoratore mentre all’articolo 4 pone un divieto assoluto di installare impianti audiovisivi e altre apparecchiature per finalità di controllo a distanza dell’attività lavorativa consentendone l’utilizzo solo ove richiesto da esigenze organizzative, produttive o da ragioni di sicurezza e comunque previo accordo con le OO.SS.; 2) il Codice della Privacy (articolo 114) e le “Linee guida del Garante per posta elettronica ed internet” che consentono al datore di lavoro – rispettando però una specifica procedura – di controllare se il dipendente utilizza o meno in modo corretto gli strumenti informatici a sua disposizione.

La violazione delle suddette norme da parte del datore di lavoro o da parte dell’agenzia investigativa comporta l’illegittimità delle informazioni raccolte, l’applicazioni di sanzioni amministrative e in alcuni casi anche penali e l’inutilizzabilità delle informazioni stesse.

(Fonte Il Sole 24 Ore)

La “231” guarda il dipendente.

Il D.Lgs. n. 231/2001 non si limita a riconoscere al datore di lavoro un potere di controllo e, conseguentemente, di repressione dell’illecito commesso dal dipendente ma in alcuni casi impone, allo stesso datore di lavoro, l’adozione di specifiche misure organizzative atte a prevenire la commissione dell’illecito da parte del dipendente.

Il D.Lgs. n. 231/2001 non si limita a riconoscere al datore di lavoro un potere di controllo e, conseguentemente, di repressione dell’illecito commesso dal dipendente ma in alcuni casi impone, allo stesso datore di lavoro, l’adozione di specifiche misure organizzative atte a prevenire la commissione dell’illecito da parte del dipendente.

Qualora infatti la condotta criminosa venga realizzata nell’interesse o a vantaggio dell’impresa, quest’ultima verrà ritenuta responsabile nel caso in cui non possa dimostrare di avere attuato tutte le misure idonee ad evitare che tale condotta si realizzasse. In particolare è necessario che la società abbia adottato ed efficacemente attuato, prima della commissione del reato, modelli di organizzazione e di gestione diretti a prevenire i reati che ricadono nell’alveo del D.Lgs. n. 231/2001.

(Fonte Il Sole 24 Ore)

TFR: aggiornato il coefficiente di rivalutazione per il mese di agosto 2009.

Il coefficiente di rivalutazione del TFR per le quote accantonate al 31 dicembre 2008 è pari a 1,321097.

Il coefficiente di rivalutazione del TFR per le quote accantonate al 31 dicembre 2008 è pari a 1,321097.

CIG: modalità flessibili di accesso

Il decreto del Ministero del Lavoro del 29 giugno 2009, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 196 del 25 agosto 2009, modifica le modalità di accesso alla CIG straordinaria in caso di crisi aziendale conseguente ad “evento improvviso ed imprevisto”.

Il decreto del Ministero del Lavoro del 29 giugno 2009, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 196 del 25 agosto 2009, modifica le modalità di accesso alla CIG straordinaria in caso di crisi aziendale conseguente ad “evento improvviso ed imprevisto”. Tale decreto prevede che per il triennio seguente all’emanazione, in caso di crisi dovute ad eventi di cui sopra, per cause esterne all’azienda, l’ammissione sarà valutata anche in assenza del piano di risanamento.

(Fonte Il Sole 24 Ore)

Ai colpiti dal sisma rate INPS dal 16 gennaio 2010.

L’INPS, con circolare n. 96/09, ha precisato che la possibilità di versare in 24 rate mensili, dal 16 gennaio 2010, i contributi sospesi per il terremoto dell’Abruzzo riguarda solo i soggetti individuati dall’ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3754/09.

L’INPS, con circolare n. 96/09, ha precisato che la possibilità di versare in 24 rate mensili, dal 16 gennaio 2010, i contributi sospesi per il terremoto dell’Abruzzo riguarda solo i soggetti individuati dall’ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3754/09. Vale a dire, i datori di lavoro privati, i lavoratori autonomi, e gli iscritti alla gestione separata. Tutti gli altri soggetti, destinatari delle ulteriori ordinanze, devono già aver eseguito il versamento in un’unica soluzione, alla data del 16 luglio 2009.

(Fonte Il Sole 24 Ore)

Pagamento INPS nei contratti di solidarietà.

Il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali ha pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 178 del 3 agosto 2009, il Decreto n. 46448 del 10 luglio 2009 riguardante la semplificazione delle modalità di accesso al trattamento di integrazione salariale in favore dei lavoratori dipendenti di aziende che abbiano sottoscritto contratti collettivi aziendali denominati «contratti di solidarietà».

Il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali ha pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 178 del 3 agosto 2009, il Decreto n. 46448 del 10 luglio 2009 riguardante la semplificazione delle modalità di accesso al trattamento di integrazione salariale in favore dei lavoratori dipendenti di aziende che abbiano sottoscritto contratti collettivi aziendali denominati «contratti di solidarietà».

In merito, il Decreto chiarisce che il pagamento diretto ai lavoratori dell’integrazione salariale, da parte dell’INPS, è ammesso anche per i contratti di solidarietà con le stesse modalità previste per la CIGS. Vale a dire a partire dalla data dell’autorizzazione, salvo revoca nel caso in cui non vengano accertate le difficoltà finanziarie dell’impresa.

(Fonte Il Sole 24 Ore)

Dalla Lombardia le risorse per la Cassa.

Parte l’operazione salvataggio per le aziende lombarde che hanno esaurito i periodi di cassa integrazione utilizzabili nel quinquennio.

Parte l’operazione salvataggio per le aziende lombarde che hanno esaurito i periodi di cassa integrazione utilizzabili nel quinquennio. La Regione ha, infatti, concesso ai dipendenti di alcune aziende lombarde che avevano terminato a giugno la CIGS una tranche di sei mesi di cassa in deroga. Gianni Rossoni, assessore regionale al lavoro, ha spiegato che la strategia sarebbe quella di concedere la deroga per sopravvivere fino al 2010, anno in cui le aziende potranno rinnovare la cassa integrazione per altri cinque anni.

(Fonte Il Sole 24 Ore)

Contattaci